Il Conto Termico è un sistema di incentivi introdotti nel 2012 per incrementare l’efficienza energetica degli edifici e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Migliorando l’efficienza energetica degli impianti si ottiene infatti un vantaggio economico dovuto alla riduzione della spesa e si contribuisce alla riduzione dell’inquinamento atmosferico. A maggio 2016 è entrato in vigore il nuovo Conto termico (DM 16/2/2016) con lo scopo di migliorare e semplificare la misura. Lo Stato ha stanziato fondi per 900 milioni di euro all’anno. La responsabilità di erogare gli incentivi spetta al GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Per privati e imprese gli interventi incentivabili riguardano la produzione di energia termica da fonti rinnovabili (es. caldaie a biomassa) e l’installazione di impianti solari termici. Mentre la Pubblica Amministrazione ha una gamma più ampia di interventi incentivabili, ad esempio anche gli interventi sugli infissi e l’illuminazione. Ecco allora una sintesi sul Conto Termico 2.0: cos’è cambiato con il decreto del 2016 e come accedere agli incentivi.
Le principali novità del conto termico
Rispetto al DM 28/12/2012 sono state introdotte alcune novità di rilievo:
• I soggetti ammessi comprendono anche società in house e cooperative di abitanti.
• 5000 euro sono la soglia massima prevista per privati e imprese per poter richiedere l’erogazione degli incentivi in un’unica rata. In caso di somme superiori, il GSE li corrisponde in rate annuali per un periodo che va dai 2 ai 5 anni.
• I pagamenti in unica rata avvengono in 2 mesi.
• L’incentivo per i collettori solari viene calcolato sulla base della resa media dei pannelli e la superficie incentivabile aumenta fino a 2500 mq.
• Il portale del GSE mette a disposizione un elenco di prodotti predefiniti per l’efficienza energetica. Si possono selezionare direttamente durante la domanda di accesso al Conto Termico, riducendo i tempi di richiesta e risposta.
• Oltre alle fatture e ai bonifici bancari o postali, si possono attestare anche gli interventi pagati con carta di credito.
• Non sono ammessi agli incentivi gli impianti forniti gratuitamente, ma il Conto Termico può restituire al massimo il 65% delle spese sostenute per realizzarli.
• Il soggetto responsabile degli incentivi deve coincidere con il soggetto che effettua i pagamenti.
Chi può richiedere gli incentivi del Conto termico
Gli incentivi del Conto Termico non sono cumulabili con altri bonus statali e possono essere richiesti da PA e privati.
Pubbliche Amministrazioni
Il nuovo decreto comprende anche gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative e i consorzi di abitanti iscritti all’albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione. Possono inoltre fare domanda anche le società pubbliche e le società cooperative sociali iscritte ai vari albi regionali. La richiesta è soggetta alla sottoscrizione di un contratto di prestazione energetica.
Soggetti privati
La domanda può essere inviata direttamente dal soggetto privato o tramite una ESCO: dal luglio 2016 la GSE ammette solo richieste provenienti da ESCO certificate a norma UNI CEI 11352. Per i privati è sufficiente la sottoscrizione di un contratto di servizio energia.
Come richiedere il conto termico
È possibile richiedere il contributo in due modalità:
1. Accesso Diretto entro 60 giorni dalla fine dei lavori. È previsto un iter semplificato per gli interventi ridotti e l’installazione di componenti presenti nel catalogo degli apparecchi domestici del GSE.
2. Con Prenotazione per gli interventi ancora da realizzare. Possono usufruirne solo le PA e le ESCO che operano in loro nome.
Per accedere al meccanismo incentivante bisogna fare una richiesta al GSE che verificherà l’ammissibilità agli incentivi. Il soggetto responsabile, cioè chi beneficerà degli incentivi, deve registrarsi al Portaltermico dal sito del GSE. Dopo la registrazione l’utente deve compilare la pratica facendo molta attenzione ai dati inseriti e al rispetto dei requisiti necessari. Ad esempio occorre inviare la prova fotografica che l’impianto era vecchio ed è stato sostituito. Inoltre va presentato un certificato di corretto smaltimento del generatore sostituito.
Nonostante le semplificazioni di accesso al Conto Termico, la procedura per fare domanda può risultare confusa. Se hai dei dubbi o delle domande, possiamo aiutarti a richiedere il Conto termico e a trovare le soluzioni più adatte per l’efficienza energetica della tua abitazione o della tua azienda. Passa a trovarci o chiamaci al numero 0521 639384.